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una certa luce

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Perchè pensarla accesa la candela se è spenta è un esercizio

che produce una certa luce

per questo ascoltiamo la musica al buio, alcune volte

a quel che si dice

per aver ragione della notte solo con l'intuito che viene dall'abitudine

che un Sole sorgerà comunque

anche se non mi muovo dal letto, se non esco, non mi lavo

non vado a lavoro.

Ma che anche io possa continuare è una legge delle sconfitte

più vecchia del mondo

datosi di fatto l'estremo ritardo che porto, sulla vita che scorre.

Anche un saluto dell'erba del prato va colto nel fiore

a cui ti accosti inaudito

proiettando su di esso il ricordo di un profumo lontano

una ritirata strategica rielaborata in un piccolo lutto da non eludere

a forma di donna che passa la mano.

Una carezza a cui il tempo cambia di senso

come fosse per sua stessa natura, l'amare.

 Loredana Savelli - 29/05/2016 11:20:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Questa poesia è bella e affascinante e non può non esserlo chi l’ha scritta, che con la bellezza convive. Un caro saluto, penso che la poesia sia la ricerca del bello a tutti i costi, contro ogni evidenza, ritardo, dissonanza, paradosso, meschinità, delusione. Ciao!

 Nando - 29/05/2016 08:49:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Leggendo la tua poesia e poi i vostri commenti, ho "riletto" un abbozzo di aforisma che alcuni giorni prima mi venne in mente (stavo uscendo da una gelateria e dirigendomi alla fermata del bus): "il brutto ha il dovere di essere bello" oppure "il brutto ha il dovere della bellezza"
Nato e cresciuto brutto, la bruttezza è stata ed è una mia fedele compagna di vita, una fedeltà di cui avrei fatto volentieri a meno, poiché ascesa asperrima nell’attesa del "tu" amoroso;
però, osservandomi attorno - ecco l’origine dell’aforisma - mi sembra d’intuire che la bellezza non sia unidimensionale e in ognuno si può manifestare in modi diversi, tali da originare ciò che chiamiamo fascino. Allora si tratta, per il brutto, di accrescere quelle "ragioni" del bello che possiede in sé, sicché non la bruttezza ma il fascino della bellezza appaia.
Il tema a te è estraneo, poiché non mi sembri brutto, semmai, come per la tua poetica, che nasce da un buon seme e forte radice di poesia, occorre la rifinitura e quella coltivazione di cui sopra.
Perdonami, Adielle, la noiosità delle mie parole e la loro intromissione.
Un caro saluto e a rileggerti ancora volentieri

 cristiana fischer - 27/05/2016 07:01:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

Dalla foto non mi sembri brutto, un po’ dipinto, questo sì...
Devi trovare un’amatrice del "genere" uomo dipinto, tra le Maori credo faresti colpo.
(Tra amiche, quando cominciavamo ad avere un quarant’anni, ci dicevamo che "bastava trovare l’amatore -di antiquariato, sottinteso)...
Forse non ti piacciono più i tuoi disegni? Eppure hanno qualcosa delle tue poesie, le tinte forti, il divagare, il "lasciare un segno".
Continua a lavorare bene: ad alcuni piaci, in poesia, poi fida nella proprietà transitiva. Anche per te, ri-piacciti, per piacere anche agli altri.

 Adielle - 27/05/2016 03:33:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Cristiana stasera, non ti sto qui a spiegare, ho avuto la percezione di quanto sono diventato brutto, si brutto, non è mica una parolaccia.
Che tristezza, vedi la foto del mio profilo? Notevolmente più brutto, mi guardo e non mi sopporto, mi faccio quasi schifo non sto esagerando.
Eppure non sono sempre stato così, un tempo non ero male e non mi facevo schifo e quasi quasi mi sopportavo. A me piace scrivere delle cose d’amore ma è un amore il mio sempre al passato sempre che se ne vanno.
Razionalmente mi dico che se fossi una ragazza, a maggior ragione se bella e risolta, non mi innamorerei mai di uno come me. Non lo dico per commiserarmi, la mia è un’osservazione lucida. Mi devo impegnare di più, ho l’esigenza di tornare ad avere una forma accettabile proprio per una questione di salute arrivati a questo punto. Si può parlare di ritirata strategica se sono proprio io a farle scappare perchè impresentabile? Lasciamo perdere le cose che scrivo qui, che possono piacere o non piacere ma nella vita fuori è da un po’ che sono una delusione continua, mi passa pure la voglia di scrivere. Scusami lo sfogo Cristiana, volevo scrivere una poesiola delle mie ma non ce l’ho fatta questa notte me ne vado a dormire sconfitto.

 Cristiana Fischer - 26/05/2016 14:53:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

carissimo, la ritirata strategica poi trova il saluto dell’erba del prato...

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